Coronavirus: emergenza psicologica.
Pandemia significa anche bisogno di supporto psicologico.
L’emergenza Coronavirus è stata soprattutto un’emergenza sanitaria che ha riportato in primo piano il valore sociale delle professioni mediche, quella che chiamerei quasi una “vocazione”, quando richiede l’essere in prima linea in situazioni di pericolo.
C’è tuttavia, accanto a questa emergenza più vivida e lampante, un’emergenza più subdola e nascosta: l’emergenza psicologica.
Può avere necessità d’aiuto chi è stato toccato da vicino dal dolore e dal lutto ma anche chi ha vissuto questo periodo drammatico più da lontano amplificandolo però nel proprio mondo interiore. O chi vive la ripresa, dalla fase 2 in poi, con una paura paralizzante.
Un supporto che il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha organizzato con l’iniziativa #psicologicontrolapaura che a me piace più pensare come “psicologi nella paura” perché la paura non è tanto da sconfiggere quanto da accogliere ed elaborare. Tuttavia è vero che la paura diventa un nemico quando porta con sé angoscia e panico. Ecco allora che può valere la pena rivolgersi ad un professionista.
Aderisco all’iniziativa fino al termine dell’emergenza sanitaria, estendendo a due la possibilità dei colloqui iniziali gratuiti, per un primo supporto psicologico, del quale sarà possibile usufruire online (tramite Skype, Whats App, Zoom).
Per informazioni compilare il modulo
Oppure contattare ai seguenti recapiti:
Telefono 346.3861747
E-mail: marialuisabellopede@gmail.com